Internet è diventato uno strumento essenziale nella vita quotidiana: lo usiamo per lavorare, comunicare, informarci, fare acquisti e accedere a servizi di ogni tipo. Ma mentre per molti è semplice e immediato, per milioni di persone con disabilità può trasformarsi in un percorso pieno di ostacoli.


Immagina di dover completare un modulo online senza poter vedere lo schermo, di provare a guardare un video senza audio o cliccare su un pulsante che puoi usare solo con il mouse, quando l’unico strumento che hai a disposizione è la tastiera. Questa è la realtà quotidiana per chi ha disabilità visive, motorie, uditive o cognitive. L’accessibilità web nasce proprio per eliminare queste barriere e garantire che tutti possano navigare e utilizzare i contenuti online senza difficoltà.


Ma l’accessibilità non riguarda solo le persone con disabilità. Un sito web più accessibile è anche più usabile, più intuitivo e più efficace per tutti. Affrontare il tema dell’accessibilità web, dunque, non è solo una questione di inclusione sociale, ma anche un passo fondamentale per costruire un internet migliore: più equo, più efficiente e capace di rispondere alle esigenze di tutti. In questa guida vedremo perché è così importante e come possiamo renderlo una realtà.


L’accessibilità in numeri: il bisogno di un Web inclusivo

Per capire davvero l’importanza dell’accessibilità web, è utile partire dai numeri. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), oltre un miliardo di persone nel mondo – circa il 16% della popolazione globale – vive con una qualche forma di disabilità. Questo significa che un sito non accessibile rischia di escludere una persona su sei.


Se guardiamo più da vicino i dati, scopriamo che:

  • 285 milioni di persone hanno disabilità visive, di cui 39 milioni sono cieche e 246 milioni ipovedenti. Per loro, un sito web non compatibile con screen reader o con un contrasto inadeguato diventa difficile, se non impossibile, da usare.
  • 466 milioni di persone soffrono di una perdita dell’udito invalidante, e si prevede che questo numero raddoppierà entro il 2050. Per questi utenti, senza sottotitoli o trascrizioni, i contenuti audio e video risultano inaccessibili.
  • Molte persone hanno disabilità motorie, che possono rendere difficile o impossibile l’uso del mouse. Per questi utenti, una navigazione da tastiera ben strutturata è essenziale.
  • Le disabilità cognitive e neurologiche, come la dislessia o i disturbi dell’attenzione, possono rendere complessa l’interazione con contenuti poco strutturati o testi troppo lunghi e confusi.


Ma, come anticipato, l’accessibilità web non riguarda solo le persone con disabilità permanenti. Anche chi ha disabilità temporanee (come una frattura al braccio che impedisce l’uso del mouse) o situazioni limitanti (come una connessione internet lenta o la necessità di usare il telefono sotto la luce del sole) può trarre beneficio da un sito progettato con attenzione all’accessibilità.


Questi dati mostrano che rendere il web accessibile non è una questione di nicchia, ma una necessità concreta che riguarda milioni di persone. Un sito più accessibile significa un sito più aperto, usabile e fruibile da tutti, indipendentemente dalle loro capacità o dal contesto in cui si trovano.


Cos’è l’Accessibilità Web?

Per garantire che il web sia fruibile da tutti, sono state definite regole e principi di accessibilità. L’accessibilità web è la pratica di progettare siti, applicazioni e contenuti digitali in modo che siano utilizzabili indipendentemente dalle capacità fisiche, sensoriali o cognitive degli utenti.


A livello internazionale, il principale riferimento per l’accessibilità digitale sono le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG), che si basano su quattro principi fondamentali:

  • Percepibile → Tutti gli utenti devono poter percepire le informazioni, indipendentemente dal loro senso primario di fruizione. Ad esempio, i testi devono essere leggibili, le immagini devono avere descrizioni alternative e i video devono includere sottotitoli.
  • Utilizzabile → Un sito deve poter essere navigato con diversi strumenti, inclusi tastiera, screen reader o comandi vocali. Ad esempio, se un pulsante può essere cliccato solo con il mouse, alcuni utenti potrebbero non riuscire a usarlo.
  • Comprensibile → I contenuti devono essere chiari e prevedibili, con istruzioni facili da seguire e senza elementi di design confusi. Una form, ad esempio, dovrebbe spiegare esattamente come compilare i campi richiesti e segnalare eventuali errori in modo intuitivo.
  • Robusto → Il sito deve essere compatibile con diverse tecnologie, tra cui screen reader, browser e dispositivi mobili, per garantire un’esperienza di navigazione coerente.


Le WCAG offrono dei criteri di successo e forniscono informazioni preziose su come implementare soluzioni accessibili. È importante sottolineare, però, che l’accessibilità web non è solo una questione di codice o di implementazione di specifiche tecnologie:  il punto fondamentale di un design realmente inclusivo è mettere al centro la persona per creare contenuti digitali che possano essere utilizzati da tutti, senza ostacoli. 


L’accessibilità è un obbligo di legge

Oltre ad essere una necessità per garantire un web più inclusivo, l’accessibilità è anche un obbligo legale in molti paesi. Legislatori di tutto il mondo hanno riconosciuto l’importanza di garantire che siti web, applicazioni e servizi digitali siano accessibili a tutti, riprendendo le linee guida WCAG e trasformandole in veri e propri requisiti normativi.


In Europa, la Direttiva Europea sull’Accessibilità (European Accessibility Act - EAA) impone che i servizi digitali, inclusi siti web ed e-commerce, rispettino determinati standard di accessibilità. In particolare, questa direttiva si applica a enti pubblici e a molte aziende private, con l’obiettivo di eliminare le barriere digitali entro il 28 giugno 2025.


Negli Stati Uniti, l’Americans with Disabilities Act (ADA) e la Sezione 508 del Rehabilitation Act stabiliscono che i siti web di enti pubblici e aziende che offrono servizi al pubblico devono essere accessibili. 


Anche in altri paesi, come il Canada, l’Australia e il Regno Unito, sono in vigore normative simili, che impongono alle aziende e agli enti pubblici di garantire la conformità agli standard di accessibilità.


Oltre al rispetto della legge, adottare criteri di accessibilità consente alle aziende di evitare sanzioni, cause legali e danni alla reputazione, offrendo al contempo un servizio migliore a tutti gli utenti.


Accessibilità Web: tra sfide e opportunità

Rendere un sito web accessibile non è sempre un processo immediato. L’adeguamento di un sito già esistente può richiedere tempo e risorse, soprattutto se la progettazione iniziale non ha tenuto conto dell’accessibilità. Inoltre, la mancanza di conoscenza specifica sulle WCAG e sulle esigenze degli utenti con disabilità può portare a errori, a volte anche grossolani.


Tuttavia, superare queste sfide porta con sé grandi opportunità. Un sito accessibile non solo garantisce un’esperienza inclusiva per tutti gli utenti, ma offre numerosi vantaggi anche per chi lo gestisce:

  • Più visitatori e maggiore inclusività → Un sito accessibile è fruibile da più persone, ampliando il numero di potenziali visitatori e clienti.
  • Migliore posizionamento SEO → Molti aspetti dell’accessibilità (testi alternativi, struttura chiara, codice pulito) aiutano il sito ad essere meglio indicizzato dai motori di ricerca.
  • Miglior reputazione e fiducia → Dimostrare attenzione all’accessibilità rafforza l’immagine di un’azienda, aumentando la fiducia del pubblico.
  • Conformità legale e riduzione dei rischi → Seguire le linee guida WCAG aiuta ad evitare sanzioni, cause legali o segnalazioni legate al mancato rispetto delle normative.
  • Esperienza utente migliorata per tutti → Molte delle pratiche di accessibilità (come una navigazione chiara, pulsanti ben visibili, testi leggibili) rendono il sito più intuitivo e facile da usare per chiunque.

In definitiva, l’accessibilità non è solo un obbligo, ma un investimento che migliora il web per tutti. 


Come rendere un sito accessibile: un approccio graduale

L’accessibilità web può sembrare un obiettivo complesso da raggiungere, ma non è necessario applicare tutte le soluzioni in un’unica volta. L’approccio migliore è quello graduale, iniziando con interventi semplici e progressivamente adottando le linee guida più avanzate.


Un buon punto di partenza è seguire le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) che forniscono dei criteri di successo per rendere i siti più inclusivi, suddividendoli in tre livelli di conformità: A (base), AA (raccomandato) e AAA (avanzato). Per procedere in modo graduale, potresti concentrarti prima sull'implementazione dei criteri di successo A per poi passare a quelli AA. Considera che per la maggior parte dei siti, il livello AA rappresenta un obiettivo realistico ed efficace. 


Per iniziare a migliorare l'accessibilità del tuo sito senza stravolgere tutto, puoi partire dai seguenti interventi chiave:


WebSite X5: l’accessibilità senza complicazioni

Affrontare tutte queste sfide può sembrare impegnativo, ma WebSite X5 semplifica il processo, rendendo l’accessibilità alla portata di tutti, anche di chi non ha competenze tecniche. Il software integra molte delle soluzioni di accessibilità in modo automatico o assistito, tra cui:

  • Codice semanticamente corretto, facilitando la lettura da parte degli screen reader.
  • Gestione intuitiva di testi alternativi e heading.
  • Form accessibili con etichette strutturate e messaggi di errore chiari.


Grazie a queste funzionalità, WebSite X5 aiuta anche chi non ha esperienza tecnica a realizzare siti web accessibili, migliorando l’usabilità e la conformità agli standard WCAG.


#tip - Per maggiori informazioni vedi anche Criteri di accessibilità implementati in WebSite X5.